Tutti hanno sofferto almeno una volta nella vita di gastrite, un’infiammazione della mucosa dello stomaco…
È causata dal reflusso esofageo e cioè dal rigurgito del contenuto gastrico all’interno dell’esofago a causa di un malfunzionamento della valvola che separa l’esofago dallo stomaco (il cosiddetto CARDIAS).
Il sintomo più comune è il bruciore a livello dello stomaco o dietro lo sterno. Altri segnali del disturbo possono anche essere la raucedine o tosse cronica. Spesso laringiti o faringiti frequenti possono nascondere in realtà disturbi gastrici!
RACCOMANDAZIONI DIETETICHE E COMPORTAMENTALI
- Evitare i pasti abbondanti: preferire pasti piccoli e frequenti in modo da favorire lo svuotamento gastrico.
- Privilegiare un’alimentazione a basso contenuto di grassi: Evitare cibi fritti, pre-confezionati a cui sicuramente sono stati aggiunti conservanti o esaltatori di sapidità che tendono a far aumentare il reflusso. Cercare di limitare anche panna, sughi con abbondanti grassi e dolci con creme. Preferire l’olio extra-vergine d’oliva per condire i cibi.
- No a carne molto cotte tipo brasato, bolliti o ragù.
- Evitare cibi e bevande troppo calde o troppo fredde. Evitare i superalcolici.
- Evitare l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti, gli stessi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata.
- Mangiare lentamente, masticando con calma i bocconi.
- Da limitare ad una volta ogni tanto alimenti quali: Cioccolato, agrumi e succo d’agrumi, pomodoro (soprattutto crudo) e succo di pomodoro, cipolla, peperoni, aglio, peperoncino, pepe, menta.
- Limitare anche il caffè anche decaffeinato, tè, bevande dolci gassate.
Preferire cibi quali: cereali integrali, frutta e verdura), acqua (almeno 1,5 litri al giorno). Latte o yogurt scremati o parzialmente scremati. Fra i formaggi ok quelli poco stagionati tipo primo sale, fiocchi di latte, mozzarella.
- Carne di pollo, tacchino, coniglio, vitello, maiale (nei tagli più magri).
- A proposito di pesce libera via a quello azzurro tipo branzino, sogliola, orata, merluzzo (limitare invece il consumo di pesci grassi come salmone, capitone, anguilla o molluschi e crostacei).
- Prosciutto crudo, cotto, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo o altri affettati a meno che venga tolto il grasso.
- Smettere di fumare. Fumando s’ingerisce una notevole quantità di aria, che può favorire il reflusso.
- Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti. Dopo mangiato, bisognerebbe aspettare almeno due o tre ore prima di coricarsi.
- Evitare di svolgere attività fisica a stomaco.
- Alzare la parte anteriore del letto di 10-15 cm: aiuta a mantenere l’esofago in posizione semi verticale anche quando si è sdraiati e impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco. Attenzione però: va fatto mettendo un’alzatina sotto le gambe anteriori del letto e non utilizzando pile di cuscini da mettere sotto la testa!!!
- In presenza di sovrappeso/obesità: ridurre gradualmente peso e la circonferenza addominale.
RIMEDI NATURALI:
-Bere una tazza di acqua tiepida e succo di limone per iniziare al meglio la giornata. Bere acqua e limone a stomaco vuoto, circa 20 minuti prima della colazione, aiuta l’organismo a bilanciare il proprio livello di acidità e facilita la digestione.
-Anche mangiare mandorle può riequilibrare il Ph alcalinizzandolo e riducendo l’acidità.
-Bere un infuso di malva o melissa a fine pasto. La malva Si tratta di un’erba dalle proprietà calmanti e lenitive che, grazie alle sue mucillagini, realizza una sorta di barriera protettiva sulla mucosa gastrica, mentre la melissa ha proprietà antispastiche.
– La liquirizia sottoforma di decotto o compresse, aiuta nel processo di guarigione delle mucose ma ATTENZIONE per ci soffre di pressione alta!
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